Pitture in attesa
Agenzia Generale di Pordenone
Generali Italia S.p.A.
dal 29 ottobre al 31 dicembre 2018
L’Agenzia Generale di Pordenone di Generali Italia S.p.A. è lieta di annunciare la personale di Raffaele Santillo Pitture in attesa. La mostra, corredata da un testo di Daniele Capra, raccoglie una dozzina di nuovi lavori pittorici di piccola e media dimensione dell’artista, nonché una serie di opere su carta – realizzate presso la Stamperia Albicocco – nata su proposta dei titolari dell’Agenzia Felice Falvo e Federico Ingargiola. Pitture in attesa inaugura una nuova stagione di apertura nel campo dell’arte contemporanea da parte dell’Agenzia pordenonese, che intende proporre alla città dei nuovi contenuti culturali in linea con le ricerche contemporanee più avanzate. Un catalogo, che verrà presentato successivamente, raccoglierà i contributi critici e le immagini delle opere installate negli spazi dell’Agenzia. L’evento è realizzato in collaborazione con Molotov Cocktail.
Pitture in attesa segna una ulteriore tappa evolutiva della ricerca di Raffaelle Santillo, devota quasi esclusivamente alla pittura, che è contraddistinta dalla presenza/reminiscenza del disegno, dalla sintesi degli elementi figurativi e dall’uso simbolico del colore. Le sue opere raccontano un mondo in cui la presenza umana è addensata in forme lineari, tracciate sommariamente con pennellate vibranti, in contrasto cromatico con lo sfondo. Il contesto spaziale è semplificato, reso un semplice contenitore di colore, mentre il soggetto sembra perdere le proprie caratterizzazioni e le proprie particolarità anatomiche, per diventare elemento generico che si relaziona con lo sfondo per semplice reazione, per contiguità. In questo modo viene eliminato dalla figurazione ogni dettaglio che possa rilevare aspetti narrativi, in una tensione silenziosa e sospesa che può da un momento all’altro sfociare in qualcosa di sorprendente, piacevole o malinconico.
La serie di sei stampe 50x70 dal titolo L’impronta del Leone, realizzate con la tecnica della maniera a zucchero, sviluppa iconograficamente la figura del leone, uno dei motivi ricorrenti della cultura visiva e della storia dell’arte occidentale. Emblema di forza, coraggio, prudenza e dignità, la sua immagine richiama alla memoria le raffigurazioni dell’evangelista Marco, di San Girolamo, di Sansone e del profeta Daniele. L’artista sceglie di rappresentare il grande felino (che è anche il simbolo di Generali) con colori scuri e in maniera asciutta, concisa, decontestualizzando l’animale grazie all’impiego di sfondi dalle cromie antinaturali e cangianti. Il leone diventa così segno innervato e macchia scura, simbolo di un temperamento tranquillo ed insieme inaspettatamente audace.